Archivio di 'Repressione'

DNA, prossima frontiera per la repressione…

18 Settembre 2007

Arriva da Cesena, da un politico della nostra Cesena, l’ultima proposta in materia di repressione in grado di far drizzare i capelli.

Sandro Gozi, autore della proposta Banca Dati DNA

Sandro Gozi, autore della proposta Banca Dati DNA (foto tratta dal suo sito http://www.sandrogozi.it)

Il deputato dell’Ulivo (area Margherita-Partito Democratico) Sandro Gozi ha proposto l’istituzione di una Banca Dati del DNA.

Lo si apprende leggendo il Corriere Romagna di oggi (martedì 18 settembre 2007), e potrebbe essere una semplice boutade del momento, ma è sufficiente una piccola ricerca in internet per arrivare al sito della Camera dei Deputati e scoprire (clicca qui) il verbale di una seduta parlamentare del 16 maggio 2007 nella quale lo stesso Gozi ha messo nero su bianco la sua terrificante proposta:

Sandro Gozi, autore della proposta Banca Dati DNA

Abbiamo bisogno di capire se vi siano ostacoli di tipo legislativo o riserve da parte delle authority europee in merito alla creazione di una banca dati relativa al DNA

George Orwell quando ha scritto il suo famoso 1984 pensava di colpire l’Unione Sovietica addossandole le colpe del fallimento della Guerra Civile in Spagna. Ne è nata però un’opera che con il passare degli anni acquisiva sempre maggiore attualità… fino a questi estremi.

Il problema più grave non è forse la sparata megalomane di questo tizio, che ci fa immensamente vergognare di essere cesenati. La cosa che rattrista è che uno si può permettere di fare simili proposte senza scatenare un putiferio. La gente dovrebbe scendere in strada e prenderlo a pomodori nella faccia. In questo ha sicuramente ragione Beppe Grillo: la classe politica italiana è una entità a sè stante il cui unico obiettivo, perso ogni contatto con la realtà, è il mantenimento e la sopravvivenza di se stessa.

La creazione di una banca dati con il DNA dei cittadini è una cosa gravissima. Già c’è la carta d’identità con l’impronta digitale sulla quale discutere, ma che in certi casi può rendere effettivamente qualche servizio (in effetti, essendo carta d’identità, serve ad identificare in maniera univoca). Ma le finalità di una banca dati DNA sono ben altre. Controllo completo della vita dei cittadini, schedatura biologica potenziale base per chissà quale indagine terrificante o ignobili esperimenti “scientific”i.

Si inizia dicendo che la schedatura del DNA è necessaria per gli immigrati, poi si sale ogni volta di grado fino ad arrivare a schedare tutti. Sembra una puntata di X-file.

Si può scrivere a questo Gozi, mantenendo toni educati ma fermi, per esprimere tutto il nostro dissenso. L’indirizzo è: info@sandrogozi.it

MESSINA-CESENA…DA CESENA

4 Settembre 2007

Sabato 1 settembre, mentre circa 60 eroi (tra i quali uno dei nostri) erano appena arrivati in quel di Messina, io avevo appena finito di lavorare e mi apprestavo ad ingegnarmi sul da farsi per avere notizie sull’andamento della partita in questione. Detto, tanto per precisazione, che la serie B è talmente degna di rilievo per la popolazione che nessuna emittente televisiva ha acquistato i diritti per trasmettere le partite in diretta, ho cominciato a districarmi tra programmi regionali e collegamenti radiofonici. In sostanza, l’unica frequenza radio che si occupa del Cesena, tra un collegamento e l’altro propone musica e, inoltre, si collega anche con le partite delle altre squadre “romagnole”, perciò, non è possibile seguire con interesse tale trasmissione.

Per quanto riguarda la TV, le innumerevoli trasmissioni che propongono i collegamenti dai campi, prevedono chiacchiere dei cronisti a non finire con i conduttori in studio, più frivolezze varie ad indirizzo della sola valletta che partecipa alla trasmissione.

Va detto che “piuttosto che niente è meglio piuttosto“, ma comunque il mio pomeriggio di sabato tra le 16,00 e le 18,00 è stato quantomeno disastroso, soprattutto perchè poi è arrivata la notizia del goal del Messina e nessun’altra interruzione dal San Filippo per annunciare un eventuale pareggio.

Alle 18,00 è iniziato il “90° minuto di serie B” e mi sono collegata nell’attesa del servizio sul Cesena. Dopo un’interminabile serie di servizi sulla serie A: il caso Adriano, il rinnovo del contratto di Del Piero, il Milan che ha vinto la Supercoppa, finalmente alle 18,27 sono iniziati i servizi sulla serie B, finiti regolarmente alle 19,00 o poco meno. Ad ogni partita sono dedicati 2 minuti scarsi seguiti da commenti più o meno superficiali degli ospiti in studio e, nessuna intervista ad allenatori o giocatori delle squadre participanti al torneo cadetto.

Ho spento la Tv pensando : tre anni fa il signor Galliani e i presidenti delle squadre di serie B hanno deciso di spostare il campionato al sabato per poter dare maggiore visibilità alla cadetteria, contro il parere dei Sindaci e della maggior parte delle tifoserie. L’anno scorso la serie B ha avuto spazio in Tv e sui giornali solo “grazie” a Juve, Napoli e Genoa. Quest’anno non ci sono squadre con tale blasone e la serie B può godere dello “splendido” novantesimo della durata di circa mezz’ora e niente più. PER QUALE MOTIVO NON SI TORNA A GIOCARE LA DOMENICA? Forse perchè così si ammetterebbe di aver commesso, sempre nell’ottica dei guadagni, un errore di calcolo a spese dei tifosi? Forse perchè così si ammetterebbe che le manifestazioni di protesta contro il sabato fatte dagli Ultras avevano un senso?

UN MESE DI SQUALIFICA PER BALDINI

28 Agosto 2007

Per la serie ” In Italia non ci smentiamo mai “, anche in questa occasione è andata in scena la storiella dei ” 2 pesi e 2 misure “. Dopo il calcio nel sedere rifilato da Baldini a Di Carlo domenica scorsa a Parma, oggi, il giudice sportivo gli ha inflitto un mese di squalifica e 15000 euro di multa. In tempi non sospetti, vale a dire 20 giugno 2004, per un fatto simile,anche in quel caso non giustificabile,ma con tutte le attenuanti dell’enorme tensione agonistica, che una finale play off può dare, il mister del Cesena, Fabrizio Castori venne condannato a tre anni di squalifica. Di quei tre anni, il Mister ha scontato venti mesi in tribuna, e non un mese!!

Ci sembra di poter affermare che la squalifica di Baldini è una enorme buffonata e ci sembra anche di poter dire che nel dopo Lumezzane-Cesena Mister Castori fu dipinto come un criminale da tutti i giornalisti, cosa che non è avvenuta domenica scorsa.

Ultima riflessione : gli striscioni allo stadio portano a episodi violenti, così come le bandiere, i tamburi, i megafoni, le magliette con i nomi dei gruppi…la violenza di calciatori e allenatori e presidenti non è punita MAI!!

Chi ha ucciso Filippo Raciti?

7 Aprile 2007

La domanda torna a sorgerci spontanea (ma in realtà non abbiamo mai smesso di chiedercelo) dopo il servizio pubblicato dal settimanale “L’Espresso” nel quale si avanza una nuova ipotesi (clicca qui per leggere l’articolo online sul sito de l’Espresso). L’ispettore di polizia non sarebbe vittima di uno o più ultras etnei, ma sarebbe stato colpito da una manovra di una camionetta di polizia.

Camionetta polizia catania

Foto tratta dal sito de l’Espresso: la camionetta che potrebbe aver ucciso Raciti
Verbali, inchieste, mezze verità, arresti e daspo: una saga tutta italiana.

Intanto una persona è morta e la metà degli stadi italiani è senza tifo.

Un derby velato di tristezza…

7 Aprile 2007

Certo che vedere un derby così riempie proprio di tristezza

Curva Cesena contro Modena

La curva del Cesena contro il Modena. Clicca per ingrandirla.

Modenesi a Cesena

Modenesi a Cesena in Curva Ferrovia. Clicca per ingrandire.

Non saremo ai miseri 800 paganti del sabato precedente al Romeo Neri per Rimini-Treviso, ma i 1434 paganti di Cesena-Modena sono davvero poca cosa per una piazza ricca di passione tradizione come la nostra. E se la Curva Mare appariva desolatamente semipiena, anche da Modena i tifosi scesi al Manuzzi non erano più di 200. Troppo poco per un derby come questo. Le ragioni di questa moria però sono molteplici, e soprattutto ben note.

Il venerdì la gente comune lavora. Non tutti forse l’hanno capito, quindi nessuno si meravigli se in tanti hanno dovuto rinunciare ad assistere all’incontro per questa ragione. Per quanto possa essere vitale, con il Cesena non si mangia, con il lavoro sì.

Le leggi post Catania hanno poi praticamente ucciso il tifo. E senza quel calore tipico delle curve italiane anche la gente è meno motivata ad andare allo stadio. L’esempio della Curva Mare è lampante.

Il modello inglese è sempre più vicino. Anche se in Italia sembra proprio non funzionare, come hanno dimostrato gli incidenti di Roma-Manchestern. Ma chi comanda vuole che il tifo sia così. Qualcuno ha già iniziato. Contro il Modena dalla parte inferiore della Curva Mare, quella dove solitamente erano appesi striscioni neri bordati di tricolore, sono partiti a più riprese cori ritmati dal battito delle sole mani. In uno stadio surrealmente silenzioso, il coro faceva un certo effetto. Ma questo è la morte di tutto. Questi cori, fatti così, sono la cornice adatta per la ripresa delle tv.

Blair, contrordine, quota 690

5 Aprile 2007

1. Il Man Utd chiederà l’intervento del primo ministro britannico Tony Blair a seguito delle cariche della polizia all’Olimpico nella gara di Champions tra Roma e inglesi. E’ opportuno notare che lo Stadio Olimpico era perfettamente a norma con il decreto Pisanu ben prima dei fatti di Catania. Eppure, comunque la si voglia guardare, i casini sono successi lo stesso, dentro lo stadio. Delle due l’una: o a far casino è stata la polizia di propria iniziativa o il decreto Pisanu è inefficace ed inutile.

Polizia Man Utd a Roma2 Polizia Man Utd a Roma
Nelle immagini sopra: due screenshot dal sito del tabloid inglese The Sun sui fatti di Roma. Clicca per ingrandire.

2. Catania-Roma si giocherà a porte chiuse a Lecce. Lo ha deciso l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Ieri il Tar di Catania aveva riaperto le porte. Contrordine quindi. almeno fino alla prossima partita. Continuiamo ad essere la terra dei cachi… Ma non è che sulla decisione hanno pesato i 7 gol rifilati dalla Roma al Catania all’andata? Qualcuno potrebbe aver voglia anche di rivalsa.
3. Dal sito di Repubblica.it si legge che “Dal 30 marzo, giorno in cui è entrato in vigore il nuovo regolamento, sono state richieste autorizzazioni per l’introduzione di 697 striscioni negli stadi. Di questi 600 hanno ottenuto il nulla-osta all’ingresso. Nella scorsa giornata di campionato, in soli quattro stadi sono apparsi striscioni non autorizzati. Nei confronti di chi li ha esposti sono in corso le procedure per il Daspo” . Senza commento.

Paese dei cachi…

4 Aprile 2007

Eì notizia di oggi che il Catania tornerà a giocare  senza “porte chiuse nelle restanti partite di questo campionato che disputerà comunque in campo neutro in giro per l’Italia. Il provvedimento era stato adottato dall’autorità sportiva dopo i fatti che portarono alla morte dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti. Ora arriva un Tar qualsiasi (quello etneo) ad affermare che la punizione era troppo severa.

Altra riflessione. Qualche giorno fa la Fiorentina, con sentenza del lodo arbitrale, è stata tolta dal fango di Calciopoli. Della Valle ovviamente si è arrabbiato per i 45 punti di penalizzazione. Passata la bufera e l’ondata emotiva in stile maccartista, ci dicono che tutto quello che avevamo creduto (che ci avevano fatto credere e\o pensare prima) non era vero.

Ora due commenti.

  1. In Italia le decisioni si prendono non in base a problemi da risolvere ma solo sull’onda dell’emotività. Giocoforza poi si è costretti a far macia indietro, ma in questo noi italiani siamo bravissimi, siamo i re dei “sono stato male interpretato“. Ogni italiano è un piccolo cardinale Bagnasco.
  2. Il Catania aveva conquistato la promozione in Serie A (tra l’altro con gol di Del Core) all’ultima giornata, proprio tra le mura amiche, contro l’Albinoleffe, all’ultima giornata di campionato. L’Albinoleffe doveva vincere per evitare i play-out, ai quali sarebbe andato il Rimini. L’Albinoleffe, rigenerato dalla cura Mondonico, nello scorso fine campionato era molto più in forma del Catania, tanto da concludere il primo tempo sull’1-1. Stando ai racconti dei bergamaschi, i giocatori biancazzurri negli spogliatoi sarebberto stati avvicinati “un numero spropositato di persone non autorizzate che ci hanno minacciati – come ha spiegato Bonazzi – Ci hanno invitati pesantemente a perdere il match e siamo stati anche strattonati e malmenati. Le conseguenze si sono viste: nella ripresa non abbiamo piu’ giocato“. Se non è fattore casa questo… E poi ancora: quest’anno il Catania, prima del caso Raciti, era in lotta per l’Europa. Da quando gioca a porte chiuse ha una media retrocessione spaventosa, che lo sta portanto ai limiti della zona calda. Senza pubblico il Catania non è pericoloso. Ancora: in Italia funziona così.

Chi fa il furbo vince, che sia Calciopoli o uno stadio del sud.

Come pensavate che finisse?

15 Marzo 2007

Stadi vuoti, teatri pieni. E’ il succo di un articolo di Repubblica.it. Beh, niente di sorprendente. Cala il pubblico al seguito delle partite di calcio: non ci voleva certo un genio per immaginare una cosa del genere.

107 Sono 12,7 i milioni di spettatori di eventi sportivi in stadi e palazzetti contro i 13,5 che hanno assistito a qualche rappresentazione in teatro. Siamo diventati improvvisamente tutti intellettuali? Beh, no, perchè manca un dato fondamentale.

Ecco quello che manca nell’analisi di Repubblica: sono in aumento gli abbonamenti a Sky (clicca qui per accedere all’articolo de ilGiornale.it). A fine 2006 la pay-tv del magnate australiano Murdoch (tetra assonanza con murder, ossia omicidio in inglese) contava 4 MILIONI DI ABBONATI. Che valgono qualcosa come DODICI MILIONI DI SPETTATORI, per un UTILE di 32 milioni di euro. Sky Italia è la terza pay-tv in europa, spiega ilGiornale.it nel suo articolo.

Riassumiamo, nel caso non aveste capito bene: in Italia le persone che guardano SKY in un anno sono lo stesso numero di quelle che vanno allo stadio.

Bene, non pensiamo ci sia da aggiungere altro.

Aspettando Triestina-Cesena…

10 Marzo 2007

Nell’attesa della partita in programma per oggi, Triestina-Cesena, ci rattrista enormemente l’aver appreso che le nuove norme anti violenza vanno nuovamente a limitare la libertà di tutti quelli che vanno allo stadio motivati dalla   per la loro squadra. E’ avvilente pensare alla nostra curva senza più tamburi, megafoni, striscioni (validi solo quelli di un metro e mezzo!!!), con la possibilità però, di portare bandiere (senz’asta) e le nostre sciarpe…GRAZIE della concessione!!

Ancora una volta ci troviamo a dover subire le decisioni di politici che probabilmente non sono mai stati in uno stadio e che si limitano ad accanirsi sugli ultras e sulla loro passione.

Ci viene da domandarci, quando avranno finito con gli ultras, quale sarà il prossimo obiettivo di repressione che diventerà materia principale di discussione dell’opinione pubblica e di tutti i giornali e televisioni.

Un’ultima amara riflessione di oggi riguarda la rissa di Valencia di martedì scorso che ha visto protagonisti i giocatori dell’Inter e del Valencia. Il 20 giugno del 2004 in quel di Lumezzane per una rissa simile il nostro mister, Fabrizio Castori, fu dipinto da tutti i giornalisti come il peggior esempio di uomo di sport. Il giorno dopo la partita di Valencia nessuna parola del genere è stata pronunciata nei confronti dei suddetti giocatori…anche in questo caso, i soldi e il potere contano più dei valori e dei principi.

Cosa facciamo sabato pomeriggio?

22 Febbraio 2007

…spacchiamo qualche vetrina? Organizziamo risse, assalti, agguati? Perchè, diciamocelo in faccia, siamo delinquenti che non meritano di seguire la squadra del cuore a Pescara. O almeno questo è quello che pensano di noi.
Già, allo Stadio Adriatico ci saranno solo gli abbonati abruzzesi.

Grazie Pisanu, grazie Amato, grazie Matarrese, grazie a tutti davvero di cuore.

Con la speranza che la prossima crisi di governo sia quella definitiva per spazzarvi tutti via indistintamente.

Firmato: la nostra passione, in procinto di vivere un altro sabato da repressa