Un derby velato di tristezza…
Certo che vedere un derby così riempie proprio di tristezza…
La curva del Cesena contro il Modena. Clicca per ingrandirla.
Modenesi a Cesena in Curva Ferrovia. Clicca per ingrandire.
Non saremo ai miseri 800 paganti del sabato precedente al Romeo Neri per Rimini-Treviso, ma i 1434 paganti di Cesena-Modena sono davvero poca cosa per una piazza ricca di passione tradizione come la nostra. E se la Curva Mare appariva desolatamente semipiena, anche da Modena i tifosi scesi al Manuzzi non erano più di 200. Troppo poco per un derby come questo. Le ragioni di questa moria però sono molteplici, e soprattutto ben note.
Il venerdì la gente comune lavora. Non tutti forse l’hanno capito, quindi nessuno si meravigli se in tanti hanno dovuto rinunciare ad assistere all’incontro per questa ragione. Per quanto possa essere vitale, con il Cesena non si mangia, con il lavoro sì.
Le leggi post Catania hanno poi praticamente ucciso il tifo. E senza quel calore tipico delle curve italiane anche la gente è meno motivata ad andare allo stadio. L’esempio della Curva Mare è lampante.
Il modello inglese è sempre più vicino. Anche se in Italia sembra proprio non funzionare, come hanno dimostrato gli incidenti di Roma-Manchestern. Ma chi comanda vuole che il tifo sia così. Qualcuno ha già iniziato. Contro il Modena dalla parte inferiore della Curva Mare, quella dove solitamente erano appesi striscioni neri bordati di tricolore, sono partiti a più riprese cori ritmati dal battito delle sole mani. In uno stadio surrealmente silenzioso, il coro faceva un certo effetto. Ma questo è la morte di tutto. Questi cori, fatti così, sono la cornice adatta per la ripresa delle tv.