Sampdoria-Cesena 0-0

Genova, stadio Ferraris, sabato 18 aprile 2015 ore 18. Anticipo del trentunesimo turno, dodicesimo di ritorno, del campionato di serie A.

SAMPDORIA (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo, Obiang; Muriel (67′ Correa), Eto’o, Eder; Okaka. A disp.: Romero, Coda, Muñoz, Regini, Wszołek, Duncan, Acquah, Rizzo, Marchionni, Soriano, Bergessio. All.: Mihajlovic.

CESENA (4-3-1-2): Agliardi; Perico, Volta, Lucchini, Krajnc; Giorgi (83′ Cazzola), Mudingayi (77′ Zè Eduardo), Cascione; Brienza; Succi, Rodríguez (59′ Defrel). A disp.: Leali, Bressan, Capelli, Nica, Moncini, Djuric. All.: Di Carlo. Arbitro: Giacomelli.

ARBITRO: Giacomelli.

AMMONITI: Perico, Silvestre, Okaka, Mudingayi, Krajnc.

GENOVA. Regge Fort Cesena, regge e sogna persino il colpaccio all’ultimo secondo con il contropiede di Defrel. Ma le favole esistono solo nei libri per bambini, per cui il Cesena si stringe ad un punto fatto di tanta difesa e si prepara a giocare nuovamente tra otto giorni su questo stesso campo con il Genoa.

Si capisce sin dalle prime battute che la Sampdoria vuole segnare, come dimostrato dalla potenza di fuoco schierata d aMihajlovic: Muriel, Eto’o, Eder e Okaka tutti insieme contemporaneamente. Tanta potenza in avanti ma troppa poca precisione e i bianconeri si salvano.

Addirittura di tanto in tanto provano qualche timida ripartenza, fino al minuto 93′ quando Defrel si presenta solo davanti a Viviano perdendo però l’attimo giusto e finendo per essere rimontato e recuperato. Peccato, epilogo amaro di una altrettanto amara stagione.

Da notare la frase di Ferrero, presidente blucerchiato, apparentemente rivolta a Mihajlovic: "Se non batti nemmeno il Cesena ti caccio". Ma non ci risulta alcun avvicendamento sulla panchina doriana.