Genoa-Cesena 3-1

Genova, stadio Ferraris, domenica 26 aprile 2015 ore 15. Trentaduesima giornata, e tredicesima di ritorno, del campionato di serie A.

GENOA (4-2-3-1): Perin; Roncaglia, De Maio, Burdisso, Marchese; Rincon (81′ Izzo), Kucka; Falque, Bertolacci (68′ Laxalt), Perotti (48′ Lestienne); Pavoletti. A disp.: Lamanna, Sommariva, També, Niang, Bergdich, Edenilson, Mandragora. All.: Gasperini.

CESENA (4-3-1-2): Agliardi; Nica, Volta, Krajnc, Lucchini (45′ Renzetti); Cascione, Ze Eduardo, Carbonero; Brienza (59′ Dal Monte); Defrel, Djuric (79′ Succi). A disp.: Leali, Bressan, Rodriguez, Tabanelli, Perico, Capelli, Moncini, Cazzola. All.: Di Carlo.

ARBITRO: Peruzzo.

RETI: 37′ Bertolacci (G), 45′ Perotti rig. (G), 53′ Pavoletti (G), 68′ Carbonero (C)

AMMONITI: Bertolacci, Volta, Cascione.

ESPULSI: Ze Eduardo.

GENOVA. Gamo over, o quasi. Il Cesena cade malamente a Marassi, senza sfruttare il parziale passo falso interno dell’Atalanta con l’Empoli e vede allontanarsi la zona salvezza a +8. In attesa dello scontro diretto di mercoledì la situazione è quasi disperata: anche in caso di successo l’eventuale (e per il momento tutt’altro che probabile) -5 in classifica sarebbe assai arduo da recuperare in sole cinque partite.

Parte come al solitogiocando  a viso aperto il Cesena, concedendo un paio di occasioni da gol ai rossoblu ma al tempo stesso sfiorando la rete in almeno tre occasioni. Quando sembra che il primo tempo debba terminare senza reti la difesa ospite si addormenta sugli sviluppi di un calcio d’angolo e Bertolacci salta da solo e indisturbato battendo Agliardi. L’1-0 si potrebbe ancora rimediare nella ripresa, ma nell’unico minuto di recupero del primo tempo il rumeno Nica, schierato a sorpresa da Di Carlo, commette un ingenuo fallo fa rigore: dal dischetto Perotti non sbaglia.

Il Cesena rientra in campo determinato comunque a provarci ma ancora una volta un errore di Nica fa saltare il fuorigioco e regala a Pavoletti la rete del 3-0. Stupenda quanto inutile la conclusione di Carbonero che vale il gol della bandiera: più tardi Defrel sbaglia ancora nuovamente (dopo l’errore con la Sampa) a tu per tu con il portiere.

È notte fonda, buia e nera.