Cagliari-Cesena 2-1

Cagliari, stadio Sant’Elia, domenica 11 gennaio 2015 ore 15. Diciannovesima giornata del campionato di serie A.

CAGLIARI (4-3-3): Brkic; Balzano (58′ Pisano), Capuano, Rossettini, Avelar; Dessena, Crisetig, Donsah; Ekdal, Longo, Joao Pedro (66′ Caio Rangel). A disp.: Carboni, Colombi, Benedetti, Gonzalez, Ceppitelli, Murru, Barella, Capello, Sau. All.: Zola.

CESENA (3-5-1-1): Leali; Capelli, Volta, Magnusson; Giorgi (79′ Carbonero), Valzania (72′ Pulzetti), Cascione, Defrel, Mazzotta; Brienza; Rodriguez (60′ Djuric). A disp.: Agliardi, Bressan, Krajnc, Succi, Cazzola, Nica, De Feudis, Ze Eduardo, Perico. All.: Di Carlo.

ARNITRO: Rizzoli

RETI: 10′ Joao Pedro, 26′ Donsah, 88′ Brienza

AMMOMNITI: Giorgi, Valzania, Rossettini.

CAGLIARI. Finisce dopo appena trenta giornate il campionato di serie A del Cesena, condannato dall’evidenza prima ancora che dalla matematica ad una sicura retrocessione. Se possibile i bianconeri partono ancora peggio che col Napoli: dopo appena dieci minuti Joao Pedro sbaglia un rigore e cattura la ribattuta di Leali, anticipando Capelli e portando in vantaggio i padroni di casa. Passa un altro quarto d’ora e un contropiede fulmineo di Donsah rende più passivo il parziale per i bianconeri: fine delle trasmissioni. Il Cesena del primo tempo è tutto qui, non ha mai un guizzo, non ha mai un’idea. Va negli spogliatoi con una tristezza unica.

Nella ripresa non cambia nulla, a parte il fatto che il Cesena gioca controvento. Allo scoccare dell’ora di gara Di Carlo sostituisce Rodriguez con Djuric, ovvero una punta per una punta: cambio quasi incomprensibile, comunque più sensato di quelli che seguiranno, ovvero Pulzetti per Valzania e Carbonero per Giorgi.

Nell’ultima mezz’ora gli ospiti provano qualche assalto molto disordinatamente fino a trovare il meritato gol della bandiera con Brienza all’88’. Ci sono quattro minuti di recupero e ci starebbe anche un rigore per una sospetta trattenuta su Magnusson, ma è troppo poco per impattare: questo Cesena non lo merita così come non merita la serie A.

Per quest’anno è finita, è inutile prendersi in giro. Probabilmente molti record negativi saranno battuti da qui a fine campionato, ma poi sarà nuovamente ora di ripartire. Tutti insieme.

E come sempre FORZA CESENA.