Cesena-Parma 2-1

Cesena, Orogel Stadium Dino Manuzzi, domenica 6 maggio 2018 ore 17,30. Quarantesima giornata, e diciannovesima di ritorno, del campionato di Serie B Conte.it

In ricordo di Gian Marten (foto AC Cesena/Rega)

CESENA (4-3-3): Fulignati; Donkor, Suagher, Scognamiglio, Perticone (29′ st Chiricò); Fedele (15′ st Dalmonte), Schiavone, Laribi; Kupisz, Jallow (15′ st Moncini), Vita. A disp:Agliardi, Melgrati, Cascione, Eguelfi, Fazzi, Chiricò, Cacia, Esposito, Ndiaye, Emmanuello. All: F. Castori

PARMA (4-3-3): Frattali; Gazzola, Iacoponi, Di Cesare, Gagliolo; Scavone, Barillà, Dezi; Ciciretti (23′ st Insigne), Ceravolo (35′ st Calaiò), Di Gaudio (27′ st Frediani). A disp:Nardi, Dini, Vacca, Lucarelli, Baraye, Anastasio, Scozzarella, Sierralta. All: R. D’Aversa

ARBITRO: Francesco Fourneau di Roma. Assistenti: Rocca di Vibo Valentia e Opromolla di Salerno. Quarto uomo: Pillitteri di Palermo.

NOTE: ammoniti Ciciretti (P), Suagher (C), Laribi (C), Insigne (P), Di Cesare (P), Scavone (P). Moncini (C). Espulso: Kupisz al 43′ st

RETI: Fedele (autogol, P) 11′ st, Moncini (C) 41′ st e 50′ st

Una partita che passerà alla storia. Un derby vinto in 10 contro 11, in rimonta. Con due gol, uno all’86’ e uno al 95′. La salvezza ipotecata grazie alla doppietta di Gabriele Moncini, il giovane attaccante di proprietà del Cesena e cresciuto (o quasi: è arrivato ai tempi della Primavera) nel settore giovanile. Mister Castori che azzecca i cambi e che alla fine manda in campo proprio Moncini e Dalmonte (altro splendido prodotto del vivaio), autore dell’assist vincente del 2-1. Il presidente Lugaresi in lacrime in tribuna che abbraccia la sua compagna. Rino Foschi trattenuto a stento nel finale incandescente. Perfino Antonioli che perde il suo consueto aplomb. La Mare che intona una Romagna Mia marziale e dolcissima. Il lieto fine non è ancora scritto ma, a due partite dal termine del campionato, il Cavalluccio ipoteca quella permanenza in B che ai tempi dell’arrivo di Castori pareva una chimera. La matematica dice che adesso i punti di vantaggio dalla zona play out sono 4; 5 quelli dalla retrocessione diretta. In mezzo ci sono anche Novara e Cremonese (che giocherà domani sera nell’altro posticipo). L’inserimento di Moncini (8 gol per lui in questa stagione: e pensare che stavano per mandarlo in prestito!) è stata determinante, dunque. Sono bastati due guizzi e la storia è cambiata: lo sfortunato autogol di Fedele aveva disorientato i bianconeri, penalizzandoli eccessivamente. Così come era parso troppo severo il rosso diretto per Kupisz. Ripetiamo: non è ancora il caso di stappare lo champagne (o il sangiovese, fate voi), ma possiamo cominciare, almeno, a preparare la bottiglia: questo Cesena (atteso dalla sfida di Palermo e dal gran finale in casa contro la Cremonese) deve salvarsi perché lo merita. In attesa di fare Moncin-cin, possiamo almeno canticchiare “Monci Monci Moncimò” sull’aria di “Ti piace vincere facile?”. Dedicata al Parma (cotto), ovviamente. (fonte: TuttoCESENA.it)