Cesena-Genoa, le pagelle

Sarti 6: sempre attento, incolpevole sul gol. Incontro privo di brividi genoani e di incertezze.

Biserni 6: corre e sgomita, ma in occasione del provvisorio pareggio ligure ha qualche responsabilità, visto che in quella fascia dovrebbe esserci lui, ed invece si trova a centro area. Colpe divise a metà con il resto dei compagni di reparto.

Ola 6.5: un gigante buono. Generoso, la sua favola sta appassionando tutta Cesena. Zero errori,  ripresa fasciata per una botta rimediata in chiusura di tempo che gli costa anche l’uscita anticipata: il pubblio lo applaude e lui applaude il pubblico (dal 16′ st Tonucci 6.5: alla prima vera apparizione in bianconero oltre l’uscita nel surreale derby con il Bologna, gioca da centrale navigato).

Lauro 6.5: è sempre la solita storia. Potrà commettere anche una ingenuità a partita, ieri non letale, ma quando gioca come centrale è davvero un signor difensore.

Sabato 6: bravissimo soldato, prova a spingere e sempre attento in chiusura. Non sarà elegante, ma spesso è efficace. E non fa errori gravi: quanto basta a Castori.

De Feudis 6.5: combatte con grinta, anche se con più affanno rispetto a Bari. Ma a Bari aveva giocato solo lui, ieri tutti i tre centrali sono stati encomiabili.

Anastasi 6.5: dedicato a chi rimpiange Pestrin. Personalità, possesso palla e interdizione: ci manca solo che si inventi rifinitore e poi sarebbe un vero tuttofare.

Salvetti 7.5: il complimento più bello lo ha fatto un giornalista genoano sullo 0-0: “Ma perchè invece di spendere tanti soldi per prendere ex giocatori non prendiamo uno come Salvetti”. Numeri d’alta scuola in fase difensiva e, soprattutto, offensiva. Il migliore in campo.

Papa Waigo sv: esce dopo 6′, speriamo bene (dal 6′ st Bracaletti 6: si sacrifica, ha poche occasioni per sgroppare sulla fascia, ma serve a Pellè la palla dell’1-0).

Pellicori 7: una partita di sacrificio ed un gol da favola. Un arrivo azzeccato, specie se si pensa che come contropartita al Piacenza è andato Lazzari (che però in Emilia fa gol anche lui).

Piccoli sv: diciassette minuti ed una buona giocata, poi è costretto ad arrendersi per noie muscolari (dal 17′ st Pellè 7: si pesta i piedi con Pellicori, ma si inventa un gol che ha dell’incredibile. E’ il riscatto dopo i disastri di Trieste).