Bari-Cesena 0-2

Bari, Stadio San Nicola, 13 marzo 2007, ore 15.00 – settima di ritorno

Cesenati a Bari2

Il settore cesenate al San Nicola di Bari

RETI: 12′ pt Pellicori, 42′ st Papa Waigo.

BARI (4-4-2): Gillet; Bellavista, Pianu, Belmonte, Milani; Cazzola (38′ pt Vignaroli), Carozza, Rajcic, Scaglia (32′ st Di Vicino); Santoruvo (14′ st Baldassarre), Sgrigna.
A disp.: Aldegani, Loseto, Piccinni, Strambelli.
All.: Materazzi.

CESENA(4-3-3): Sarti; Biserni, Lauro, Zaninelli, Sabato; De Feudis, Mezavilla (25′ st Anastasi), Salvetti; Papa Waigo, Pellicori (32′ st Piccoli), Del Core (43′ st Ola).
A disp.: Turci, Tonucci, Pagliuca, Bracaletti.
All.: Castori.

ARBITRO: Stefanini di Prato.

NOTE: Giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni. Spettatori paganti 414 più 4140 abbonati per un incasso totale di 17.200,00 euro. Angoli 5-3 per il Bari. Recupero: 2′ pt, 5′ st. Presenti circa 40 tifosi cesenati.

di Stefano Severi

BARI. Tre punti che valgono bene 1200 km di autostrada. Il viaggio di andata per arrivare al San Nicola, dopo le quattro sconfitte consecutive, in un anonimo martedì pomeriggio, sembrava non finire mai. Due corsie e mille camion, autogrill tutti chiusi o con lavori in corso, troppi pensieri sui pochissimi allenatori ancora liberi che avrebbero potuto prendere il posto di Castori in caso di ennesima sconfitta. E poi a sperare in una vittoria cesenate con l’uomo di Tolentino che si sarebbe tolto lo sfizio di mandare a quel paese tutte le nostre seghe mentali. Che poi tanto boiate non erano, visto che anche dalla dirigenza bianconera confermavano quello che in realtà dovrebbe essere sempre scontato per un allenatore: l’essere in discussione, specie dopo qualche risultato negativo di troppo.

E alla fine è stato così. Castori ha vinto, sarà lui il nostro allenatore fino a fine stagione e speriamo fino al giugno del 2010 almeno, in serie B o forse anche sopra. I tre punti di Bari sono una pietra miliare nel nostro cammino verso la salvezza, ora davvero a portata di mano. E il nostro allenatore è puntualmente venuto in sala stampa pronto ad arrabbiarsi con i giornalisti cesenati che avevano osato metterlo in discussione. Luca Serafini, principale bersaglio della critica castorizzato, ha incassato e risposto sul Carlino di oggi, ma ieri anche lui era felicissimo come tutti noi. Il rischiatutto di Castori, perdente a Trieste, a Bari ha funzionato. Il buon Luca se lo augurava, poco prima della partita, di essere preso di mira in sala stampa: il che sarebbe equivalso ad una vittoria. La querelle proseguirà, ma intanto si è vinto e tutti siamo più leggeri d’animo. Amen.
Intanto la vittoria di Bari ha cambiato radicalmente il volto alla classifica. Ottava posizione, 38 punti, a cinque di distanza dai play-off e dieci dai play-out, che diventano dodici se si considera la quart’ultima (il regolamento prevede che se il vantaggio sulla quart’ultima è superiore ai 5 punti non si deve fare lo spareggio). Sarebbe stupido smettere improvvisamente di guardarsi dietro, ma altrettanto senza senso sarebbe non tenersi pronti per ogni eventualità. Tradotto in altri termini: provare a giocarsela sempre, che davanti vanno tutti pianissimo.

Altra considerazione. Prima guardavamo tutti alle quattro sconfitte consecutive e la prospettiva era nerissima. Adesso si considerano le ultime otto gare, quattro vinte ed altrettante perse: prospettiva non rosea ma comunque soddisfacente. Avvalorata tra l’altro da una classifica davvero splendente. Ottavo, posto, ma ci rendiamo conto? E fino a ieri parlavamo di cambiare allenatore? Dimostrazione evidente del potere che ha una vittoria: è il rimedio di tutti i mali, dai problemi di classifica a quelli di spogliatoio.

Bene mister, avanti così. Con te. Castori come Ferguson o se preferisci come Schumacher.