Vicenza-Cesena 2-1

Vicenza, stadio Romeo Menti, lunedì 7 ottobre 2019 ore 20,45. Ottava giornata del campionato di serie C girone B.

Cesenati a Vicenza (foto Cesena FC/Rega)

VICENZA (4-3-1-2): Grandi; Bruscagin, Padella, Cappelletti, Barlocco; Vandeputte (Tronco 34’st), Rigoni (Pontisso 27’st), Zonta; Giacomelli (Zarpellon 44’st); Marotta, Guerra (Arma 27’st). A disp.: Albertazzi, Bianchi, Liviero, Bizzotto, Pasini, Bonetto, Scoppa, Pontisso, Zarpellon, Tronco, Arma, Okoli. All.: Di Carlo

CESENA (3-4-3): Agliardi; Ciofi, Brignani, Sabato; Franchini (Zerbin 25’st), Franco, Valencia (Rosaia 25’st), Giraudo (Valeri 43′ st); Borello (Butic 30’st), Sarao, Zecca. A disp.: Marson, Stefanelli, Maddaloni, Brunetti, Valeri, De Feudis, Rosaia, Capellini, Pantaleoni, Butic, Zerbin. All.: Modesto

ARBITRO: Alberto Santoro di Messina. Assistenti: Francesco Bruni di Brindisi e Paolo Laudato di Taranto

RETI: Sarao (C) 21’pt, Vandeputte (V) 30’pt, Giacomelli (V) 7′ st

NOTE: Ammoniti Bruscagin (V), Cappelletti (V), Borello (C), Franchini (C), Giacomelli (C)

Si chiude con un ko una gara dove il Cesena si è ancora dimostrato più che degno per la categoria. A Vicenza la corazzata di casa non ha avuto vita facile ma permane la sensazione che si potesse fare di più. Le palle gol nitide sono mancate da entrambe le parti; la gara ha visto infatti l’assegnazione di due rigori decisivi nel risultato finale. Il rigore per il Cesena era contestabile ma se i romagnoli avessero portato a casa un punto nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Nel finale è mancato quell’agonismo in più che i cambi avrebbero dovuto portare. Zerbin e Butic s sono visti poco e senza Valencia tanti spunti sono andati perduti. Il Vicenza non ha disdegnato un malizioso possesso palla nei pressi della bandierina durante i minuti finali. I biancorossi hanno trovato un buon apporto dai cambi. Pontisso e Tronco si sono presi diversi falli mentre Arma e Zarpellon hanno tenuto la palla lontana dalle zone calde. Questo Cesena ha ancora tanto da imparare e il Menti si è confermato ancora una volta un professore severo.