Cesena-Brescia 0-3

Cesena, stadio Dino Manuzzi, sabato 26 aprile 2014, ore 15. Trentaseiesima giornata, e quindicesima di ritorno, del campionato di serie B.

CESENA (3-5-2): Coser; Consolini (25′ s. Moncini), Capelli, Ingegneri; Gagliardini, De Feudis (1′ st Defrel), Coppola, D’Alessandro, Renzetti (18′ st Belingheri); Rodriguez, Marilungo. All.: Bisoli. A disp.: Rossini; Valzania, Alhassan, Camporese, Succi, Cascione.

BRESCIA (3-5-1-1): Cragno; Freddi (19′ st Racine), Budel, Di Cesare; Zambelli, Finazzi, Rubén Olivera, Benali (16′ st Grossi), Scaglia; Sodinha (30′ st Corvia); Caracciolo. All.: Iaconi. A disp.: Arcari; Lasik, Mandorlini, Camigliano, Kukoc, Valotti.

ARBITRO: Roca di Foggia.

RETI: 44′ pt Sodinha, 27′ st Budel, 48′ st Corvia..

AMMONITI: Freddi, Gagliardini, Benali, Scaglia,Rodriguez.

CESENA. Il punto più basso della stagione è stato toccato. Quella contro il Brescia non è semplicemente la terza sconfitta consecutiva: è qualcosa che assomiglia molto ad un vero e proprio tracollo. Niente ha funzionato contro un avversario tutt’altro che eccelso: non è arrivato il gioco, non è arrivato il gol (che manca da tempi preistorici), non è arrivata alcuna nuova idea.

Se a tutto questo ci si mette anche la sfortuna, che blocca Cascione durante il riscaldamento, allora il cerchio si chiude: sono troppe e troppo grandi le avversità cui deve far fronte questa squadra per sognare l’impresa. A fine gara è arrivata anche una sonora contestazione, sotto forma di pioggia di fischi, che hanno fatto sbottare più di un giocatore e che di certo hanno fatto male a Bisoli.

Il momento è di quelli critici, ma fortunatamente la classifica non è ancora proibitiva: occorre ricompattare tutto l’ambiente al più presto, tappare la bocca a qui pazzi che parlano deliberatamente (destabilizzando consapevolmente l’ambiente) di esonero dell’allenatore, e tornare a correre già dalla prossima gara, in casa con l’Avellino.

AVANTI BIANCONERI.