Cesena-Portogruaro 1-0

Cesena, stadio Dino Manuzzi, domenica 14 settembre 2008, ore 15. Terza giornata di campionato.

Cesena e Portogruaro a centrocampo (altre foto qui)

CESENA (4-4-2): Ravaglia 6; Biserni 6, Ricci 6, Biasi 6, Lauro 6.5; Giaccherini 6, Zebi 5, Segarelli 6, Regini 6 (1′ st Sacilotto 5); Motta 6 (17′ st Djuric 5.5), Chiavarini 6,5 (34′ st Ferretti sv). A disp.: Tardioli, Cusaro, Vignati, Palumbo. All.: Bisoli.

PORTOGRUARO (4-2-3-1): Rossi 5.5; Cardin 6, Montero 5.5, Madaschi 5, Cherubini 6; Cuffa 6.5, Giardina 6 (13′ st Mattielig 5); Carboni 6, Levacovich 6 (19′ st Mortelliti 5.5), Abate 6; Da Silva 7 (23′ st Maniero 6).
A disp.: Marcato, Peana, Gargiulo, Specchia. All.: Domenicali.

ARBITRO: Gallione di Alessandria 6. RETI: 13′ pt Chiavarini
AMMONITI: Da Silvia, Lauro, Cardin, Mattielig, Cuffa, Madaschi.
ESPULSO: 42′ st Giaccherini per doppia ammonizione.
NOTE: Pomeriggio piovoso, terreno pesante. Spettatori presenti 5687 (compresi 4712 abbonati) per un incasso complessivo di 25766,69 euro. Calci d’angolo: 7-3 per il Cesena. Recupero: 2′ pt, 4′ st.

 CESENA. Finalmente la prima vittoria. Gioca bene per il primo quarto d’ora, il Cesena, poi subisce il ritorno del Portogruaro, mentre nella ripresa addormenta l’incontro e conduce in porto il successo senza troppi patemi. Il calcio spettacolo è rimandato, lo zero nella casella dei punti in classifica pesava troppo, ed un po’ di timore a piegare le gambe dei bianconeri lanciati verso la prima vittoria era comprensibile. Bisoli ha dichiarato che rispetto a Ravenna, sul piano del gioco, si è fatto un passo indietro: su quello dei punti, e della classifica, il passo in avanti è invece evidente. Ed è quello che più conta: i campionati, in serie C, si vincono così. Avevamo elogiato il cinismo della Reggiana, l’entusiasmo del Ravenna e contemporaneamente criticato il pavoneggiarsi del Cesena in un gioco bello ma non sufficiente per coprire tutti i 90′ e quindi per regalare i punti. Ora che la squadra si è adattata a questo verbo, prima i punti poi il resto, bersagliarla di nuovo sarebbe ancor più incoerente che da ingrati. Signori, questa è la Prima Divisione e se volete del buon calcio andate a vedere la Champions League.

Inizio bagnato. Si parte sotto un nubifragio di dimensioni bibliche, con il prato del Dino Manuzzi che, pur pesante, regge alla grande e permette il regolare avvio della gara. I padroni di casa, ancora a zero punti in classifica, provano a far la gara prendendo in mano saldamente il pallino del gioco. Il Cesena al 13′ concretizza la partenza sprint. Capitan Biserni sulla destra lancia lungolinea Giaccherini, il quale si produce in una corsa di circa 30 metri fino alla trequarti avversaria, resistendo anche al tentativo di gambizzazione di Cuffa. Dal destro del folletto bianconero nasce un cross perfetto sul secondo palo per la testa di Franco Chiavarini che anticipa Rossi in uscita imperfetta e schiaccia la palla in rete (1-0).

Tentativo di reazione
. I granata provano subito a reagire e nel giro di cinque minuti creano due pericoli per la retroguardia bianconera. Allo scoccare del quarto d’ora il cross teso di Abate è fermato con una mano da Giaccherini a qualche metro dal limite destro dell’area di rigore bianconera: sulla seguente punizione di Giardina ci pensa Regini ad anticipare tutti ed a mettere in angolo. Al 17′ è invece Levacovich a provarci dalla distanza, con la sfera che termina di poco a lato alla sinistra di Ravaglia. Al 26′ lo stesso portiere è chiamato a fare un figurone, rischiando invece l’errore: Da Silvia salta Zebi e cerca, dal limite dell’area, di metterla sotto la traversa. L’estremo difensore romagnolo è un passo avanti e si salva con un volo plastico che gli consente di mettere la palla in corner. Il Portogruaro si identifica con i tentativi di sfondamento della propria punta brasiliana: Da Silvia crea nuovamente i brividi al pubblico di casa quando al 31′ trova l’angolino basso su calcio di punizione, con il numero uno bianconero che vola ancora per cercare rifugio nel corner. Minuto 42′: Ricci perde una bruttissima palla al limite dell’area ed uno straripante Da Silva ne approfitta incuneandosi tra le linee difensive cesenati con la velocità di una saetta. Biserni riesce a disturbarlo quel tanto che basta per consentire a Ravaglia di parare in due tempi.

Ancora Romagna
. Il Cesena reagisce con uno sprint da velocista giamaicano di Giaccherini, senza dubbio il migliore in campo, il quale triangola con Motta e si presenta dentro l’area pronto per il colpo del ko: per fortuna del Portogruaro la mira è pessima e la sfera incoccia su Madaschi. Il direttore di gara dice che può bastare e manda tutti negli spogliatoi per l’essenziale, vista la giornata novembrina, tè caldo.

Ripresa sterile
. Il rientro in campo delle due formazioni lascia pensare ad una ripresa all’arma bianca da parte dei veneti, mentre il gioco scivola via in uno squallore unico. Doppio errore del Portogruaro al 53′: Montero perde palla e la regala a Motta, il quale serve Chiavarini ma Madaschi prima anticipa poi perde nuovamente palla. La recupera ancora l’argentino del Cesena che prova il diagonale vincente centrando l’esterno della rete alla destra di Rossi. Sia Bisoli che Domenicali provano a cambiare un po’ di pedine ma l’incontro rimane grigio, ed il pubblico del Manuzzi (quasi seimila gli spettatori presenti) inizia a fischiare sonoramente. Nel bel mezzo del boato generale, Levacovich ci prova dalla distanza: mira da rivedere.

Portogruaro graziato.
Al 75′ il Cesena ha il secondo match point di giornata: Giaccherini triangola con Biserni sulla corsia destra ed entra in area di rigore, quindi si libera della marcatura e la mette in mezzo per Djuric. Lo slavo è solissimo proprio sul dischetto del rigore ma al posto dei piedi ha due martelli e colpisce con rara oscenità. Finale incandescente: Giaccherini sbaglia un calcio piazzato, perde palla, e nel tentativo di fermare l’azione commette il fallo che gli costa il secondo giallo. I bianconeri si trovano in 10, quindi si fa male anche il neo entrato Sacilotto (sospetto stiramento) che rimane in campo ad onor di firma. Il Portogruaro attacca 11 contro 9, ma ormai non c’è più tempo per pungere.