Castori, picchiali tutti!
E’ tornato il guerriero, è tornato il condottiero, è tornato l’eroe. Fabrizio Castori ha ripreso in mano le redini del Cesena e la differenza si è subito vista. I limiti di una squadra composta in buona parte da giocatori scarsi e privi di qualsiasi intelligenza tattica, degni più del Centro Sportivo che del campionato di Serie B, sono noti a tutti. Quello che Castori ha portato in più è stata la grinta.
A Bologna si è rivisto un Cesena battagliero come mai era accaduto nei primi due mesi del 2008. E lo spirito di sacrificio, la voglia di mordere l’avversario, aggredirlo senza timore alcuno né delle conseguenze, sono le uniche armi a disposizione di questo modesto gruppo per provare ad ambire alla salvezza. Il finale di campionato dell’uomo di San Severino Marche è degno del Libro Cuore: dopo l’esonero di novembre ecco il ritorno verso una permanenza in B che avrebbe del miracoloso. Tanto che a Cesena c’è già chi ha pensato di togliere dal centralissimo palazzo del Capitano l’ormai obsoleta statua del papa per sostituirla, in caso di salvezza, proprio con quella dell’attuale tecnico bianconero.