Ola, Vascak, Mezavilla

Daniel Ola è il protagonista, ovviamente negativo, dell’ennesima delusione bianconera. Contro lo Spezia è toccato a lui commettere l’errore decisivo, saltando malamente su Gorzegno, abile nel servire Eliakwu il quale ha poi prolungato per il micidiale Padoin. A Trieste era toccato a Mezavilla e Vascak finire sul banco degli imputato. Il vero problema è che quasi sempre sono questi tre giocatori, il ghanese, il brasiliano e lo slovacco, ad essere decisivi in negativo. I primi due sono scommesse, ampiamente perse di Castori. Il terzo è una sconfitta di Rino Foschi, che lo aveva impressionato questa estate in una amichevole del Lecce contro il suo Palermo. Ora però che Castori non è più seduto sulla panchina bianconera così come Foschi sembra sul punto di interrompere (anche se in questo caso è fortemente augurabile un ravvedimento) la sua collaborazione con il Cesena, anche il destino di questi tre giocatori sarebbe tutto da rivedere. Giovanni Vavassori non è certo il tipo che necessita di consigli, vista la sua invidiabile esperienza ed il suo curriculum ricco di successi. Allo stesso modo, il responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti saprà valutare egregiamente le potenzialità del trio in questione. Però anche dalla tribuna è impossibile non saltellare sul seggiolino ogni qualvolta all’atto della consegna delle distinte il nome di Ola o quello di Mezavilla compaiono tra gli undici titolari. E dire che dietro ci sarebbero giovani che scalpitano: Sacilotto e Jidayi, Tonucci e Caidi su tutti. Per il momento si tratta di ragazzi da lanciare: magari falliranno, ma almeno il Cesena avrà la serenità di essere giocato tutte le carte a disposizione.