Cesena-Pisa 1-2

Cesena, stadio Dino Manuzzi, domenica 9 settembre 2007, ore 15. Terza giornata di campionato.

Cesena e Pisa a centrocampo

CESENA: Berti 6; Turati 6, Ola 4, Biasi 5, Cortellini 6.5 (37′ pt Biserni 5); Mezavilla 6.5 (17′ st Sacilotto 5), De Feudis 6.5, Salvetti 5; Vascak 5.5 (22′ st Ferretti 6), Moscardelli 6, Croce 5. In panchina: Rossini, Doudou, Botta, Aurelio. Allenatore: Castori 5.
PISA: Morello 6; Zoppetti 6, Raimondi 6, Trevisan 6, Zavagno 6.5; D’Anna 6.5 (3′ st Cerci 7), Passiglia 5.5, Buzzegoli 6 (24′ st Braiati 6), Ciotola 7 (30′ st Carrozza 6.5); Kutuzov 7, Castillo 7. In panchina: Padelli, Genevier, Lorenzi, Rajczi. Allenatore: Ventura 7.
ARBITRO: Herberg di Messina 6.
RETI: 2′ pt Mezavilla, 20′ pt Kutuzov, 10′ st Cerci.
AMMONITI: Ola, Cortellini, Biserni, Berti, Trevisan, Salvetti, Morello, Cerci.
NOTE: pomeriggio assolato, terreno in perfette condizioni. Spettatori 8234 (compreso abbonati) per un incasso di 60.784,09 euro. Angoli 4-1 per il Cesena. Salvetti sbaglia un rigore per il Cesena al 41′ pt. Recupero: pt 3′, st 5′.

CESENA. Cade e si fa male il Cesena, tra le mura amiche. Quella contro il Pisa, nelle intenzioni dei bianconeri, avrebbe dovuto rappresentare la partita del rilancio, della riscossa, la prima vittoria dell’anno, dopo un avvio di stagione tutt’altro che facile. Invece è arrivata una sconfitta dolorosissima per i modi e per l’avversario: il neopromosso Pisa, sulla carta avversario diretto dei bianconeri nella lotta salvezza.

Capitano da rivedere. Prima spreca una ghiottissima occasione su suggerimento di quel fenomeno che è Moscardelli, poi spreca un calcio di rigore, evento rarissimo, quindi smette di giocare ed assiste da spettatore in campo all’ultima mezz’ora della ripresa. Emiliano Salvetti è il primo punto dolente del Cesena visto con il Pisa. La squadra dipende da lui e dalle sue giocate, lo schema, il 4-3-3 castorizzato, è un abito cucito su misura per lui. Quando però gli capitano queste giornate storte, tutto va a rotoli. Fino ad anno scorso c’era sempre qualcuno pronto a rimediare, giocatori tipo Pestrin: quest’anno si tratta di un lusso che il Cesena non si può più permettere. I bianconeri sono genio-dipendenti. “Dobbiamo capire cosa gli è successo e recuperarlo il più in fretta possibile” ha sentenziato Castori all’uscita degli spogliatoi.

Ali bagnate. Daniele Croce e Blazej Vascak: gli esterni del Cesena incidono troppo poco. Passi per l’ex aretino, alla sua prima uscita con la casacca bianconera, praticamente mai entrato nel vivo delle manovre offensive. Ma Vascak di attenuanti inizia ad averne rimaste davvero poche: aiuta troppo poco in fase difensiva, quando invece sulla sua corsia Turati si prende sovente licenze in avanti, e contemporaneamente non salta mai l’uomo e raramente guadagna il fondo del campo. Castori lo vede come esterno d’attacco, ma è un dato di fatto che Moscardelli a centro area soffre di malnutrizione cronica, vista la perenne assenza di rifornimenti.

Difesa fuori fase. Castori lo difende sempre a spada tratta, ma Daniel Ola non sembra davvero più quello della passata stagione. Perde l’uomo con una facilità disarmante, e nei tagli degli attaccanti avversari va perennemente in confusione al pari del suo collega di reparto Dario Biasi. L’ex veronese magari non ha grosse responsabilità sui gol, però offre di certo meno sicurezza al reparto arretrato di quanto non facesse, ad esempio, Marco Zaninelli la passata stagione.

Fiato corto. L’ultimo punto debole di questo Cesena è la condizione atletica. Magari tra un mese si vedrà una squadra veloce e brillante e la prossima primavera, quandole altre squadre inevitabilmente caleranno, i ragazzi di Castori continueranno a volare. Ma solo sol supposizioni. La realtà, come sottolineato dallo stesso tecnico marchigiano a fine partita, è molto preoccupante. Il Pisa, così come il Chievo alla prima giornata, è apparso decisamente più in palla dei romagnoli. Soprattutto nell’ultima mezzora i nerazzurri potevano puntare l’avversario, battere le mani e fargli un giro intorno, e riuscire ad arrivare comunque in anticipo sulla palla.

Ora il discorso si sposta a Grosseto, altra neopromosso. Nell’attesa di sapere se si giocherà di sabato, di domenica, o se non si giocherà del tutto, il lavoro per Fabrizio Castori davvero manca.