Coppa Italia, Cesena-Arezzo 2-0

 Cesena, stadio Dino Manuzzi, domenica 7 agosto 2016 ore 20,30. Secondo turno di Coppa Italia Tim.

CESENA (4-3-3): Agazzi n.g., Balzano 6, Capelli 6, Perticone 6,5, Falasco 6, Kone 6, Schiavone 6,5, Garritano 6,5 (83′ Rigione n.g.), Ciano 6,5, Djuric 5,5 (80′ Severini n.g.), Ragusa 6.
A disp.: Agliardi, Fantini, Filippini, Panico, Yabré, Ligi, Setola, Dhamo. All. Drago 6

AREZZO (4-2-3-1): Benassi 6, Luciani 5,5, Milesi 6, Sirri 6,5, Masciangelo 5,5 (66′ st Erpen 5,5),Foglia 5,5, Corradi 5,5 (79′ D’Ursi n.g.), Yamga 5 (79′ Bearzotti n.g.), Grossi 5, Sabatino 5,5, Moscardelli 5,5.
A disp.: Garbinesi, Borra, Muscat, Solini, Demba Pape, Iacuzio, Benucci. All. Sottili 6

ARBITRO: Chiffi di Padova 5,5

RETI: 54’ Schiavone, 95’ Ciano

AMMONITO: Sirri.

ESPULSO: Ragusa al 81′

 
LE PAGELLE

Agazzi n.g.: mai impegnato.

Balzano 6: troppo timido, avrebbe potuto affondare e sovrapporsi con maggior insistenza.

Capelli 6: tirato a lucido non soffre la staticità di Moscardelli.

Perticone 6,5: è già il leader indiscusso della difesa. Va vicinissimo al goal di testa.

Falasco 6: più intraprendente di Balzano potrebbe sfruttare di più e meglio le sue lunghe leve.

Kone 6: più ordinato e diligente rispetto lo scorso anno.

Schiavone 6,5: non è Sensi ma prende in mano il gioco con tranquillità siglando anche un goal da favola.

Garritano 6,5: la nota lieta della serata, vivace e propositivo in un ruolo inedito ma futuribile (83’ Rigione n.g.)

Ciano 6,5: ben controllato dalla difesa ospite non riesce ad incidere ma firma il goal della sicurezza.

Djuric 5,5: poco pericoloso, quasi svogliato (80’ Severini n.g.).

Ragusa 6: solita generosità ma sottoporta è invisibile.

Drago 6: al momento non ha alternative alla squadra che mette in campo. Le idee si intravedono ma il bel Cesena già brillante dello scorso anno di questi tempi è lontano anni luce.

 

LA PARTITA

Il Cesena 2016/2017 vince la prima partita ufficiale della stagione con un 2 a 0, perentorio più per i freddi numeri piuttosto che per i contenuti. La formazione messa in campo da Mister Drago è, al momento, l’unica possibile e il deludente Arezzo non è squadra che può impensierire i bianconeri in versione sperimentale. Primo tempo dai ritmi soporiferi con la novità Garritano, schierato mezzala, unica nota positiva e un tabellino che recita zero tiri in porta per parte. La seconda frazione è più intraprendente grazie anche all’ eurogoal di Schiavone dopo neanche 10 minuti che costringe gli amaranto ad aprirsi di più e a lasciare qualche spazio ai poco incisivi avanti bianconeri. Il risultato però non cambia (da rilevare solamente un colpo di testa di Perticone ben respinto da Benassi e un paio di rigori reclamati dagli ospiti) fino all’ ultimo minuto di recupero quando Ciano deposita indisturbato in rete dopo che il portiere toscano si era spinto in area avversaria a seguito di una punizione dai 16 metri.
Guadagna così il terzo turno un Cesena ancora imballato e pieno di incognite in ogni reparto (possibile squalifica di un anno per Falasco, centrocampo ai minimi termini, attacco con un perenne punto interrogativo nel quale Rodriguez non era nemmeno in panchina) che avrà così la possibilità di giocare un’altra utilissima gara ufficiale per trovare un ritmo partita ancora lontano dalla brillantezza dimostrata lo scorso anno.

AVANTI BIANCONERI.

 

LE CURVE

Buona la presenza ospite in Curva Ferrovia con circa 200 aretini che si sistemano compatti al centro del Settore Inferiore. Si fanno sentire anche con parecchi insulti…per loro è una partita parecchio sentita quella contro di noi, forse perché ci hanno sempre visto come un modello da imitare, un quasi derby per la vicinanza con il solo Verghereto che ci separa. Discreta la partecipazione in Curva Mare con qualche vuoto e assenza di troppo non giustificabile dal clima vacanziero di questi giorni. Un rodaggio a 360’ con alcuni cori che hanno alzato un entusiasmo che ancora stenta a decollare.