Cesena-Pescara 1-0

Cesena, Stadio Dino Manuzzi Orogel Stadium, venerdì 27 novembre 2015 ore 21. Quattordicesima giornata del campionato di serie B conte.it

CESENA (4-3-3): Gomis; Perico, Magnusson, Caldara, Renzetti; Kessie, Sensi, Kone; Molina, Ragusa (40′ st Capelli), Garritano (2′ st Succi). A disp.: Agliardi, Cascione, Lucchini, Valzania, Tabanelli, Moncini, De Col. All.: Drago.

PESCARA: (4-3-1-2): Aresti; Zampano, Fornasier, Zuparic, Crescenzi; Verre, Mandragora (1′ st Torreira), Memushaj (30′ st Valoti); Benali (17′ st Cocco); Caprari, Lapadula. A disp.: Aldegani, Bruno, Sansovini, Mignanelli, Selasi, Fiamozzi. All.: Oddo.

ARBITRO: Maresca di Napoli.

RETE: 12′ pt Ragusa.

AMMONITI: Memushaj, Lapadula, Mandragora, Renzetti, Sensi.

ESPULSO: 50′ st Torreira per doppia ammonizione.

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CESENA. Dopo tre partite senza vittorie e un solo punto raccolto il Cesena torna a volare. Lo fa con il minimo scarto contro una bestia nera come il Pescara ma con una prestazione che non lascia spazio ai dubbi: 17 conclusioni di cui ben 9 nello specchio anche se solo una, la prima, è stata trasformata in rete. Il segnale è importante perché demolisce una diretta concorrente (il Pescara era in quarta posizione con gli stessi punti del Cesena) ma allo stesso tempo lascia un filo di preoccupazione perché non è umano pensare sempre di andare al tiro così tante volte per trovare una rete.

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I due messaggi che la squadra di Drago lancia sul fronte interno sono quindi chiarissimi: la filosofia di gioco basata su tremende ripartenze e sul grande movimento degli esterni è chiara e produttiva, almeno tra le mura amiche dove il sintetico, sempre bagnato prima delle gare, aiuta non poco. In secondo luogo se a gennaio il Cesena dovesse essere ancora a tiro secondo posto non intervenire sul mercato con una prima punta (Rosseti anche se tornasse in forma non darebbe sufficienti garanzie) sarebbe a dir poco irragionevole.

Alla squadra è lecito ora chiedere un ulteriore sforzo nella delicatissima trasferta di sabato prossimo a Crotone (grande ritorno da ex per Massimo Drago): allo stesso modo è doveroso chiedere un analogo sforzo sul mercato alla società. Il sogno è più che mai possibile.

Avanti bianconeri!