Torino-Cesena 5-0

Torino, stadio Olimpico, domenica 31 maggio 2015 ore 20.45. Trentottesima ed ultima giornata del campionato di serie A.

TORINO (5-3-2): Ichazo; Darmian (78′ Silva), Maksimovic, Glik (81′ Jansson), Moretti, Peres; Benassi, Gazzi, Vives; Martinez, Maxi Lopez (74′ Rosso).
A disp. Padelli, Zaccagno, Bonifazi, Basha, Amauri, Gonzalez, Morra.
All. Ventura.

CESENA (4-2-3-1): Bressan; Nica (88′ Ze Eduardo), Volta, Krajnc, Magnusson; Mudingayi (75′ Moncini), De Feudis; Defrel, Brienza, Tabanelli; Djuric (85′ Dalmonte).
A disp. Leali, Agliardi, Capelli, Gasperi, Mordini, Carbonero, Rodriguez.
All. Di Carlo.

ARBITRO: Di Paolo.

MARCATORI: Martinez 10’pt, Maxi Lopez 16’pt, 25’st, Benassi 32’pt, Moretti 49’pt,

AMMONITI: Defrel, Volta (C)

TORINO. Figuraccia, umiliazione, disastro. Trovate voi il sinonimo più appropriato o semplicemente quello che preferite per descrivere il mesto addio alla serie A di una squadra allo sbando completo, senza più alcuna motivazione né voglia di mantenere un minimo di dignità.

Di Carlo, silurato in settimana, manda in campo una formazione improponibile senza nemmeno dare spazio al giovane Dalmonte come anticipato in conferenza stampa, e i risultati sono conseguenti: ad ogni folata di vento la difesa del Cesena vola via. Il Torino passeggia, segna e si diverte, conclude serenamente un campionato anonimo di centro classifica.

Il Cesena raccoglie la quinta sconfitta consecutiva, chiude davanti al solo Parma rallentato dal fardello della penalizzazione: sul campo nessuno ha fatto peggio dei bianconeri. La squadra era limitata e si sapeva. La dirigenza ci ha messo del suo con scelte quantomeno opinabili per tutto il campionato e questo non è altro che il conseguente risultato.

Ultimi, retrocessi, umiliati. Altrochè lottare con onore e salvare la dignità.

Va bene, adesso si volta pagina. Speriamo.