CESENA – TORINO 2 – 3

CESENA (4-3-1-2): Leali 5; Perico 5, Capelli 4,5 (46’ Lucchini 5), Krajinc 5, Magnusson 5 (38’ Renzetti 6); Giorgi 6, De Feudis 5,5, Ze Eduardo 5 (69’ Pulzetti 6); Brienza 6,5; Djuric 4,5, Defrel 4,5.

All. Di Carlo 4,5

A Disp.: Agliardi, Bressan; Nica, Mazzotta, Volta; Carbonero, Cascione, Cazzola; Rodriguez.

 

 

TORINO (3-5-2): Padelli 5,5; Maksimovic 5,5, Jansson 6, Moretti 6; Darmian 6 (46’Masiello 6), Benassi 6,5 (60’ El Kaddouri 5,5), Gazzi 6, Farnerud 6, Bruno Peres 6; Quagliarella 6, Martinez 5,5 ( 67’ Maxi Lopex 6).

All. Ventura 6

A Disp.:Gillet, Castellazzi; Basha, Vives, Gaston Silva; Amauri.

 

Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6

Marcatori: 20’ Benassi, 22’ Quagliarella, 42’ Brienza rig., 83’ Brienza rig., 87’ Maxi Lopez.

 

 

 

LE PAGELLE

 

Leali 5: i miracoli sono terminati da tempo e hanno preso il loro posto parecchie incertezze.

Perico 5: rientro sottotono, come del resto tutto il suo campionato fino ad ora.

Capelli 4,5: continua ad essere il gemello scarso, sempre più scarso, del condottiero dello scorso anno. Esce per infortunio (46’ Lucchini 5: il colpo di testa nei piedi di Quagliarella nell’azione del 3 a 2 è decisamente imbarazzante per uno della sua esperienza).

Krajinc 5: la spavalderia e faccia tosta dimostrata nel campionato di Serie B è morta e sepolta.

Magnusson 5: il voto negativo è da condividere con Mister Di Carlo che lo costringe, nel ruolo di terzino sinistro, ad una figura pessima. ( 38’ Renzetti 6: cerca di mettere qualche cross per nessuno).

Giorgi 6: il solito spirito da combattente che da solo non basta.

De Feudis 5,5: sbaglia tanto ma rimane una delle poche facce da Cesena.

Ze Eduardo 5: impalpabile. ( 69’ Pulzetti 6: dignitoso)

Brienza 6,5: l’ unica luce in un buio quasi pesto.

Djuric 4,5: inadeguato.

Defrel 4,5: invisibile.

 

Di Carlo 4,5: sta cercando di rivoltare ogni domenica una squadra senza più identità trovando soluzioni che non stanno ripagando.

 

LA PARTITA

 

Commentare le partite del Cesena sta diventando sempre più difficile. Oramai la squadra romagnola viene considerata dall’ avversario di turno, non più che un sufficiente sparring partner estivo contro il quale si cerca di rivitalizzare giocatori, dare minutaggio a chi gioca meno e lanciare qualche meteora in cerca di fortuna. Sì, perché contro questo Cesena sai già che porterai a casa la vittoria perché trattasi di un bel gruppo di ragazzi inadeguati alla categoria che non hanno la benché minima possibilità di raccogliere punti in Serie A. Ormai alla rabbia sta subentrando la tenerezza nei confronti di giocatori che vengono tramortiti ogni qual volta li si provi ad avvicinare. Un po’ come succede quando il fratellino piccolo si mette a piangere perché il fratello grande è uscito da dietro la porta e gli ha fatto bù!!!! Il Cesena, ahinoi, è questo….un fratello piccolo in mezzo a tanti fratelli grandi che basta alzino un po’ la voce per farlo piangere. Con dei genitori presuntuosi (Lugaresi&Company) che l’ hanno mandato allo sbaraglio senza fornirgli le adeguate contromisure e dei maestri impreparati (Bisoli e Di Carlo) che non sono riusciti a plasmarlo per farlo sopravvivere nel mondo dei grandi.

AVANTI BIANCONERI.

 

LE CURVE

 

Oggi debuttava un Dino Manuzzi sempre più inglese con l’ abbassamento delle barriere anche in Curva Mare. Decisamente un bel colpo d’ occhio contornato da due striscioni di protesta nei confronti della società (“Signor Foschi, i dirigenti e i giocatori passano: i tifosi restano” e “Tifosi non rispettati, squadra disastrata: questi i risultati di una società inadeguata”). Dopo il doveroso omaggio ad un campione vero come il compianto Marco Pantani (“Auguri Pirata, orgoglio di tutta la Romagna”), il tifo ancora una volta, nonostante la posizione in classifica si è fatto sentire ma i cori di incitamento sono stati strozzati in gola dall’ ennesimo svantaggio stagionale dei bianconeri a cui sono seguiti gli immancabili “meritiamo di più” e “andate a lavorare” uniti alla contestazione verso Lugaresi e al discutibile inneggiamento nei confronti di chi, al momento, non fa più parte del Cesena. E’ bastato un illusorio pareggio per far tornare l’ entusiasmo sugli spalti con un tonante Romagna Mia interrotto solamente dal terzo goal del Torino arrivato in Romagna con poco più di un migliaio di tifosi che si sono fatti sentire, a sprazzi, per tutta la partita.

Al 90’ i giocatori e Mister Di Carlo si sono presi la loro giusta razione di fischi sotto la Curva.