Atalanta-Cesena 3-2

Bergamo, stadio Azzurri d’Italia, domenica 7 dicembre 2014 ore 15. Quattordicesima giornata di campionato di serie A.

ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello, Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso; Zappacosta (32’ pt D’Alessandro), Carmona, Cigarini, Gomez (1’ st Bianchi); Moralez, Denis (27’ st Migliaccio). A disposizione (Avramov, Frezzolini, Biava, Scaloni, Bellini, Grassi, Baselli, Spinazzola, Molina). Allenatore: Colantuono

CESENA (4-3-1-2): Leali; Capelli, Volta, Lucchini, Renzetti; Cascione (38’ st Tabanelli), De Feudis, Giorgi (24’ st Rodriguez); Brienza (35’ st Almeida); Defrel, Djuric. A disposizione (Agliardi, Bressan, Mazzotta, Magnusson, Cazzola, Coppola, Carbonero, Succi). Allenatore: Bisoli. Ammoniti: Carmona, Defrel, Lucchini, Giorgi, De Feudis, Benalouane, Renzetti.

ARBITRO: Di Bello di Brindisi.

RETI: 31’ pt Defrel, 43’pt Defrel, 46’ pt Benalouane, 5’ st Stendardo, 7’ st Moralez.

BERGAMO. Ad inizio dicembre la serie A del Cesena è praticamente già arrivata al capolinea. Avanti per due reti a zero i bianconeri subiscono un gol incredibile nel recupero del primo tempo dall’ex Benalouane e crollano ad inizio ripresa. Il 3-2 ricorda quello maturato a Roma contro la Lazio ma in quel caso la rimonta fatale, che di fatto sancì la retrocessione del Cesena, arrivò ad inizio febbraio mentre oggi tutto finisce ancor prima del girone di ritorno.

Defrel con due grandi giocate, unitamente ad un super assist di Djuric, aveva improvvisamente portato il Cesena in doppio vantaggio. Bisoli aveva scelto di giocarsi il tutto per tutto con gli uomini di fiducia, riproponendo Capelli terzino, De Feduis mezz’ala e Djuric in avanti con Defrel, lasciando in panchina sia Almeida che Carbonero.

L’errore fatale lo ha commesso proprio Defrel, rientrato con incredibile flemma dalla bandierina dopo aver contrastato un angolo per l’Atalanta, consentendo ai padroni di casa di riaprire in maniera del tutto insperata l’incontro. A quel punto la ripresa appariva scritta, e così è stato.

Fa male ammetterlo ma questo Cesena è troppo molle e scarso per la Serie A: i bergamaschi avevano segnato 5 reti in tredici partite poi, ritrovandosi sotto per 2-0, ne fanno tre in poco più di 10 minuti, sfiorando più volta il quarto gol.

Finisce probabilmente anche la seconda era Bisoli a Cesena, ma avremo in tal caso di salutarlo meglio e soprattutto come meglio merita. Le colpe più gravi di questa situazione non sono certo le sue, chiamato ad affrontare un’impresa pressochè disperata.

AVANTI BIANCONERI almeno per l’orgoglio.