LAZIO – CESENA 3 – 0

LAZIO (4-3-3): Berisha n.g.; Basta 6, De Vrij 6, Gentiletti 6, Braafheid 6,5; Parolo 6, Biglia 6, Lulic 5,5 (70’ Mauri 6); Candreva 7, Djordjevic 5,5 (60’ Klose 6), Keita 6 (87’ Anderson n.g.).

A disposizione: Guerrieri, Strakosha, Konko, Cana, Novaretti, Onazi, Ledesma, Tounkara.

Allenatore: Stefano Pioli 6

CESENA(4-3-1-2): Leali 6; Capelli 5, Volta 6, Lucchini 6, Renzetti 4,5 (65’ Giorgi 5,5); De Feudis 5 (46’ Mazzotta 5,5), Cascione 5,5, Coppola 5; Brienza 5; Rodriguez 5 (46’ Djuric 5), Marilungo 6.

A disposizione: Agliardi, Bressan, Krajnc, Magnusson, Perico, Ze Eduardo,Valzania, Succi, Garritano.

Allenatore: Pierpaolo Bisoli 5.

Ammoniti: Lucchini, Parolo, Biglia, Braafheid

Marcatori: 19’ Candreva, 56’ Parolo, 91’ Mauri

Arbitro: Irrati di Pistoia 6

LA PARTITA

Torna subito con i piedi per terra il Cesena che rientra dall’ Olimpico di Roma con un sonoro e inappellabile 3 a 0 sul groppone. Il 4-3-1-2 confermato da Bisoli lascia ampie praterie ai laziali, in particolare agli esterni Braafheid e Candreva che umiliano più di una volta Capelli e Renzetti, lasciati al loro destino da un centrocampo che proprio nelle fasce è totalmente assente, procurando pericoli in serie alla retroguardia bianconera. E proprio da due affondi dell’olandese prima e dell’ex cesenate poi, nascono i primi due goal biancocelesti con lo stesso Candreva e Parolo che non hanno difficoltà ad insaccare l’incolpevole Leali. Le facce dei bianconeri sono emblematiche: occhi sbarrati che cercano segnali da una panchina che predica solo grinta e aggressività. Ma oggi, anche queste qualità latitano e quando finalmente Bisoli si decide a cambiare qualcosa (un più equilibrato 4-4-1-1 con Mazzotta e Djuric al posto di De Feudis e Rodriguez) oramai la Lazio ha ben salde in mano le redini del gioco e, anzi, infiocchetta al 90’ il risultato con Klose che manda al bar Volta consegnando a Mauri il più facile degli appoggi. E il Cesena? Non pervenuto in attacco se non per una conclusione senza pretese di Marilungo. Certo, non si pretendeva di venire a Roma a far la partita ma una resa così incondizionata deve essere un campanello d’ allarme perché il risultato non lo si pretende ma enegia e determinazione, quelle sì.
AVANTI BIANCONERI!

LE PAGELLE

Leali 6: l’assedio continuo della Lazio ha il limite di non produrre grandissimi pericoli. A parte i goal, nei quali poteva fare ben poco, non è particolarmente impegnato.
Capelli 5: in costante affanno. Braafheid, emblematica l’azione del primo goal, gli fa venire in più di un’ occasione il mal di testa.
Volta 6: dei quattro difensori, il più pulito e sicuro.
Lucchini 6: Djordjevic è un bel toro…gli lascia le briciole ma che fatica!
Renzetti 4,5: ha la faccia del bambino che entra per la prima volta nella Casa degli Orrori al Luna Park! Da paura!!!!!!!! I primi due goal sono anche frutto delle sue mancate chiusure su Candreva e Parolo. (’65 Giorgi 5,5: esordio dignitoso in una situazione già più che compromessa).
De Feudis 5: ha i giri troppo bassi per opporre resistenza ai centimetri e alla forza del centrocampo biancoceleste. (46’ Mazzotta 5,5: parte benino ma si spegne subito).
Cascione 5,5: questa volta è lui a essere schermato….non trova mai la giocata giusta.
Coppola 5: la grinta non è bastata per sopperire alle lacune tecniche e tattiche rispetto allo strapotere dei mediani laziali.
Brienza 5: asfissiato da Biglia non riesce mai a entrare in partita.
Rodriguez 5: solo una volta si libera dalla morsa De Vrij-Gentiletti. Troppo poco. (46’ Djuric 5: tiene palla rispetto a Rodriguez ma gli appoggi sono tutti, o quasi, in direzione laziale!).
Marilungo 6: prova a tirare fuori qualcosa di buono ma è troppo solo.
Bisoli 5: ci mette un tempo per capire che l’assetto iniziale è un suicidio. Quando ci mette le mani la squadra è già con la mente al ritorno in Romagna.