Cesena-Empoli 1-0

Cesena, stadio Dino Manuzzi, venerdì 13 maggio 2014, ore 21. Trentanovesima giornata, e diciottesima di ritorno, del campionato di Serie B.

CESENA (4-2-3-1): Coser; Camporese, Volta, Capelli, Renzetti; Mo. Alhassan (30′ st Valzania), Cascione; D’Alessandro, Garritano, Defrel (14′ st Marilungo); Succi (24′ st A. Rodriguez). A disp.: Agliardi, Iglio, Krajnc, Moncini. All. Bisoli.

EMPOLI (4-2-3-1): Bassi; Laurini, Tonelli, Rugani, Hysaj; Eramo, Valdifiori, Croce (40′ st Pucciarelli); Verdi; Maccarone (39′ pt Barba), Tavano (26′ st Mchedlidze). A disp.: Pelagotti, Martinelli, Accardi, D. Moro, Signorelli, P. Ronaldo. All. Sarri.

ARBITRO: Ciampi di Roma.

RETE: 39′ st Marilungo.

AMMONITI: Renzetti, Succi, Volta, D’Alessandro, Marilungo

ESPULSI: Al 35′ pt Hysaj per fallo su chiara occasione da gol, al 40′ st Marilungo ed al 48′ st D’Alessandro per doppia ammonizioni

NOTE: Spettatori paganti 11.429 (paganti 3.203, abbonati 8.226). Incasso € 57.883,42. Angoli 2-2.

CESENA. Il miglior Cesena dell’anno spazza via l’Empoli e raccoglie una vittoria importantissima per il morale. La promozione diretta resta difficilissima, sia considerando il vantaggio in classifica proprio dell’Empoli (+3 punti) e del Latina (+2) che guardando ai prossimi impegni dei bianconeri; dopo le settimane di crisi e di critiche, dopo le tre sconfitte consecutive e le tante, troppe voci su un possibile quanto assurdo esonero di Bisoli, è arrivata una risposta stratosferica.

Bisoli però è quello di sempre, e allora com’è riuscito il Cesena a neutralizzare la coppia Maccarone-Tavano, a rendere inoffensivo il temibile Croce ed a stoppare il sempre pericoloso Valdifiori? Merito semplicemente della (giusta) espulsione di Hysaj che ha costretto Sarri a togliere Maccarone per inserire un difensore, dovendo bilanciare nuovamente la squadra? O c’è qualcosa di diverso tra le fila bianconere?

La risposta più semplice è quella giusta: sono rientrati alcuni uomini chiave. In primis Capelli, che si è concesso appena una partita per riprendere il ritmo da gara e sigillare conseguentemente la retroguardia bianconera, che non subisce gol proprio dalla sventurata sconfitta col Brescia. Poi Renzetti, bravissimo di per sé, ma la cui importanza è moltiplicata quando gioca nella stessa fascia di D’Alessandro: l’assoluto dominio della corsia sinistra è uno dei punti di forza dei romagnoli. Infine, ultimo ma non per importanza, Cascione: non ce ne vogliano gli assenti, ma nessuno riesce ad essere decisivo come lui in questo Cesena, al netto delle pur legittime critiche caratteriali e comportamentali che gli si sono mosse nei mesi passati. Cascione colma quel vuoto a centrocampo che scompattava la squadra e costringeva le punte ad un inutile e improduttivo vagate.

Una menzione particolare va fatta poi a Succi, ancora  a corto di gol, ma che contro l’Empoli ha mostrato a tutti come si sacrifica un centravanti per la squadra: quando ha abbandonato il campo per far posto a Rodriguez, la differenza di peso in avanti si è vista tutta.

Ora ci aspetta un finale terribile: l’importante è provare a vincerle tutte, senza paura, per poi raccogliere quello che verrà dagli altri campi. In ogni caso la speranza è che la sfortuna conceda un po’ di tregua a questa squadra che, in caso di play-off con la rosa al completo, avrebbe davvero i mezzi per divertirsi.

AVANTI BIANCONERI!