RB Lipsia, ultima frontiera del calcio moderno

Appartenenza, storia e passione: sono questi gli elementi che ci portano ad innamorarci ed a seguire ogni maledetta domenica la nostra squadra del cuore. Elementi che non sono mai mancati a Lipsia (Leipzig in tedesco), città dell’ex Germania Orientale (DDR) sede di storici club, il più famoso del quale è il Lokomotiv Lipsia. Dopo tanti anni da protagonista nelle Coppe Europee, anni nei quali era molto più difficile qualificarsi visto il ristretto numero di posti a disposizione, il Lokomotiv Lipsia è stato spazzato via dalla riunificazione tedesca. È arrivato il fallimento, poi il club è stato rifondato e adesso gioca nell’equivalente della serie D tedesca (quarta serie). 

RB Leipzig - FC Saarbrücken

Intuendo un vuoto in termini di marketing, ignorando la passione, l’appartenenza e soprattutto la storia dei tifosi dei vari club di Lipsia, nel 2009 entra in scena Dietrich Mateschitz, nientemeno che il patron e fondatore della Red Bull. Mateschitz fonda un nuovo club comprando una licenza di quinta serie (la nostra Eccellenza) e lo chiama RasenBallsport Leipzig: il simbolo è praticamente lo stesso della Red Bull (compaiono i due famosi tori) ed anche il soprannome è Roten Bullen, ovvero Tori Rossi. Sono stratagemmi perché una norma della federcalcio gli impedisce di chiamare la squadra con il nome dello sponsor, come avviene ad esempio nel basket. Mateschitz dichiara di vole portare nel giro di una decina d’anni la squadra stabilmente in Bundesliga (la serie A) ed a competere per il titolo entro il 2020. Arriva subito il primo posto in Eccellenza (Oberliga), poi tre anni in serie D (Regionalliga): quarti, terzi ed infine primi, promossi in C nella passata stagione. Quest’anno, al primo tentativo, riesce il nuovo salto di categoria: i Tori Rossi di Lipsia vincono la 3. Liga e conquistano la promozione in 2. Liga, la serie B, dove dovranno affiancare formazioni del calibro del’Union Berlino (la miglior formazione dell’ex DDR) e del St. Pauli. In particolare – lo vedremo dopo – saranno tante e profonde le differenze con la squadra di Amburgo, che di fatto rappresenta tutto il contrario dei valori commerciali e di marketing incarnati dal RB Lipsia.

A questo punto interviene la federcalcio tedesca: niente licenza per il RasenBallsport Leipzig, ed è un vero e proprio braccio di ferro con il patron della Red Bull. Il motivo: l’aver infranto una delle norme principali su cui si fonda il calcio tedesco, ovvero quella del 50+1. Tale norma prevede che nessun azionista di un club sia in grado, da solo, di controllare il 50% più una delle azioni del club stesso. In aggiunta, il club deve avere un consiglio di amministrazione in grado di rappresentare i diversi soci e naturalmente tutto questo fa sì che la società non si identifichi con un solo sponsor o una sola azienda.

Il Lipsia infrange, anche se velatamente, tutte queste norme: Mateschitz possiede praticamente tutto il club, in consiglio di amministrazione siedono suoi dipendenti (ed in ogni caso se uno volesse diventare socio, dovrebbe pagare circa 800 euro all’anno, contro ad esempio i circa 60 euro per diventare socio del Bayern Monaco) e il simbolo è di fatto coincidente con il logo RedBull. La federcalcio tedesco ha mandato quindi un messaggio chiaro: o il Lipsia di adegua alle regole, o è fuori dal sistema.

Perchè è importantissimo questo scontro? Perché in caso di vittoria del RasenBallsport Leipzig anche in Germania, la nazione più evoluta al mondo attualmente a livello calcistico, lo strapotere del denaro schiaccerebbe ogni forma di passione e tifo tradizionale. Non sono per l’est, che già ha sofferto la riunificazione, bensì per tutta la nazione. Mateschitz ha creato dal nulla una squadra portandola in cinque anni dall’Eccellenza alla Serie B, facendola giocare in uno stadio da 44mila posti (costruito per i mondiali del 2006) senza nemmeno mai assistere ad una partita dal vivo. Del resto lui è austriaco, e possiede diverse squadre in giro per il mondo (Salisburgo in Austria, poi negli Stati uniti, Brasile e Ghana), oltre ad un paio di team di Formula uno ed altre entità sportive. Per lui il Lipsia è solo uno strumento per conquistare anche il mondo del calcio, che di fatto manca al suo impero. 

Il RasenBallsport Leipzig ha calpestato la più che centenaria storia calcistica di una città, Lipsia, sottraendo la nuova squadra al controllo del tifosi: come anticipato, si tratta di un modello totalmente opposto a quello del St. Pauli, squadra di un quartiere popolare di Amburgo, e simbolo dell’organizzazione dal basso e della gestione collettiva. Mateschitz contando su di un consiglio di amministrazione formato da suoi dipendenti può alzare a piacimento il prezzo dei biglietti e prendere altre decisioni impopolari senza il pericolo di alcun veto. Soprattutto potrebbe andarsene così come è arrivato.

La Germania fino ad oggi è l’unica nazione immune al potere ed ai dollari degli sceicchi, proprio grazie a questa norma detta del 50+1: il Bayern Monaco non potrebbe mai essere comprato, come il Man City o il Psg, da qualche miliardario arabo, perché più della metà delle azioni resterebbe in mano ad altri azionisti.

Riassumendo in ballo non c’è una semplice licenza di serie B, bensì la difesa della storia, dei tifosi e della passione popolare dall’attacco degli euro. Il 28 maggio sapremo se il principio del 50+1 avrà retto o se la diga si sarà inesorabilmente spezzata ed una squadra con appena cinque anni di storia, riempiendo uno stadio da 44 mila posti (Red Bull Arena, e come si sarebbe potuta chiamare altrimenti?), avrà la possibilità presentarsi come il futuro del calcio tedesco ed europeo.

50+1muss_bleiben

PS: per chi mastica un po’ di tedesco e volesse ulteriormente informarsi, è sufficiente usare come chiave di ricerca su Google "50+1 muss bleiben", ovvero "la regola del 50+1 deve restare". Sono tantissime le tifoserie tedesche che hanno esposto questo striscione di protesta e tanti i forum in cui se ne parla. Nella foto la curva del Borussia Dortmund, con la scritta "I club non sono giochi per bambini,  – 50+1 senza limitazioni".