Sambenedettese-Cesena 0-0
San Benedetto del Tronto, stadio Riviera delle Palme, quello dei gol di Bordin e Cuttone e della promozione in A dell’8 luglio 1987. Lunedì 22 settembre, ore 20.45, ma questa volta solo per la quarta giornata del campionato di Prima Divisione.
Samb e Cesena a centrocampo per il calcio d’inizio
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Dazzi; Tinazzi, Moi, Pisano, Padula; Visone (19′ st Palladini), Briglia (47′ st Forò), Ferrini; Magnani, Cigan, Titone (8′ st Melchiorri). A disp.: Ascani, Bonfanti, Pistillo, Olivieri, All. Piccioni.
CESENA (3-4-1-2): Ravaglia; Tonucci (1′ st Ricci), Biasi, Lauro; Biserni, Zebi (35′ st Palumbo), Segarelli, G.Rossi (19′ st Molino); Chiavarini; Veronese, Motta. A disp.: Tardioli, Vignati, Ferretti, Djuric. All. Bisoli.
ARBITRO: Colasanti di Siena.
AMMONITI: Briglia, Visone, Moi, Lauro, Motta.
NOTE: Serata fresca, terreno scivoloso. Spettatori 2.679 (paganti 1.725, abbonati 954). Incasso 26.435 . Angoli 5-3 per il Cesena, recupero 3′ pt, 4′ st.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Avremmo voluto vincere, e non ci siamo riusciti. Una sola certezza: la crescita di questa squadra è ancora lunga. Perchè a calcio le partite è vero che non si perdono sigillando la difesa, ma per vincerle qualche gol ogni tanto è da fare. Invece il Cesena nelle prima quattro giornate di campionato ne ha realizzati solo tre, meno di uno a partita: troppo poco per il momento per avere qualche ambizione.
D’accordo: come sottolinea Bisoli, le occasioni il Cesena le ha create. Ma con due mezze figure a calcio non si fa un punto, e le occasioni, se non trasformate in rete, non contanto proprio nulla. Ditelo a Chiavarini, indubbiamente talentuoso, ma in grado di sbagliare un gol che anche i centravanti del Gp Vigne (quelli del Csi) sarebbero riusciti a fare.
Va bene, ci sono anche note positive. Come il duo Lauro (sempre un po’ macellaio) e Biasi, finalmente in grado di fare la differenza in questa categoria. Ci sono poi i tanti giovani inseriti, l’esordo di Rossi, c’è un gruppo che mostra di poter ancora imparare e crescere tanto.
Da non dimenticare però che la Samb era, con tutto il rispetto necessario, un avversario davvero modesto. A Ravenna una partita simile il Cesena era riuscito anche a perderla: nello stadio dei ricordi la Samb non è mai sembrata di poter impensierire Ravaglia neppure per un istante.
Il giudizio finale è quindi sospeso. Chi ha affrontato la trasferta marchigiana non può certo dire di essere divertito, quindi qualche critica alla prestazione è più che lecita. Ma occorre ancora portare pazienza, come spesso, purtroppo, occorrerà fare in questa stagione.