Cesena-Modena 1-0

Sabato 6 aprile, stadio Dino Manuzzi, ore 16, undicesima giornata di ritorno.

Cesena-Modena ingresso in campo

Nella foto sopra: l’ingresso in campo delle due formazioni 

RETE: 2′ pt Salvetti. 

CESENA (4-4-2): Sarti; Biserni, Ola, Lauro, Sabato; Bracaletti (38′ st Pagliuca), De Feudis, Mezavilla (16′ st Doudou), Salvetti; Pellè (41′ st Vignati), Pellicori. (A disp.: Ravaglia, Tonucci, Danucci, Moretti). All. Castori.

MODENA (4-4-2): Frezzolini; Campedelli (28′ st F.Lazzari), Antonazzo, M.Rossi, Tamburini; Abate, Baldo (8′ st Gilioli), Luisi, Bentivoglio; Bruno, Colacone. (A disp.: Narciso, Ricchi, Morselli, Bellesia, Virdis). All. Mutti.

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.

AMMONITI: Antonazzo, Campedelli, Gilioli.

ESPULSO: Al 49′ st Colacone per doppia ammonizione.

NOTE: Giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni. Spettatori 6.438 (paganti 1.434, abbonati 5.004). Incasso 38.917,33 €. Angoli 21-3 per il Modena. Recupero: 1′ pt, 5′ st. All’8′ pt Frezzolini para un calcio di rigore a Salvetti.

CESENA. Contano i tre punti, tutto il resto sono chiacchiere.  Non è proprio così, però per una volta ci è comodo pensarlo. Contro un Modena agonizzante nei bassifondi della classifica bastonato dalle spese folli della scorsa stagione, il Cesena ha ottenuto il minimo (i tre punti) con il massimo sforzo (le tante occasioni da rete).

Dal punto di visto tecnico e tattico le considerazioni e gli spunti offerti dal derby sono molteplici. In primo luogo parleremo di Emiliano Salvetti. Ogni sabato è lui l’uomo al centro dell’attenzione della stampa e dei tifosi avversari. Tutti lo invidiano al Cesena. Solo che a Cesena, come lo stesso Salvetti ha ammesso, non è particolarmente amato. Lo criticano perchè a fine partite non va a far festa con i propri compagni, lo bersagliano perchè non ha più il fiato di un ventenne, lo massacrano perchè da capitano e leader qual’è si permette di sgridare e richiamare in campo i propri compagni. Ebbene, chi ha assistito alla partita di oggi, non potrà che riconoscere che, soprattutto quando i ritmi non sono forsennati, Emiliano Salvetti è di un’altra categoria. Le sue giocate sono sempre qualcosa di spettacolare, la banalità non appartiene al suo vocabolario, e poco conta se ha sbagliato il primo rigore (su 13) da quando è a Cesena, il secondo in una lunga ed onorata carriera. Salvetti è criticato perchè è praticamente un cesenate. La stessa sindrome che affligge Bernacci. Se fosse un romano qualunque sarebbe tutt’ora al’idolo di tanti\e groupie bianconconeri\e.

Poi ci piace parlare di Daniel Ola. Sembra grande, grosso ed impacciato, invece è semplicemente grande, grosso e agilissimo. E’ la piacevole sopresa della difesa bianconera. Ecco svelato come aveva fatto a meritarsi, prima del maledetto infortunio a La Spezia, la convocazione nella forte nazionale nigeriana.

Un applauso infine ad un ritrovato Bracaletti, al quale ha forse giovato la continuità con la quale lo sta utilizzando Castori. E poi, anche se ormai è banale, va elogiata l’ennesima grande prestazione del conte De Feudis. Un’altra grande scommessa vinta dal nostro allenatore.