Triestina-Cesena 3-1

Trieste, stadio Nereo Rocco, ore 15. Sesta giornata di ritorno.

Settore Ospiti vuoto Triestina Cesena

Nella foto: il settore ospiti desolatamente vuoto al Nereo Rocco secondo il “Modello inglese” della politica italiana.

RETI: 15′ pt Kyriazis, 43′ pt Papa Waigo, 17′ st Della Rocca, 50′ st Marchesetti.

TRIESTINA: Rossi; Pivotto, Abbruzzese, Kyriazis, Pesaresi, Marchesetti, Rossetti, Gorgone (15′ st Cossu), Graffiedi (15′ st Eliakwu), Allegretti, Della Rocca (28′ st Piovaccari). A disp.: Dei, Mignani, Peana, Briano. All.: Varrella.

CESENA (4-3-3): Sarti; Doudou, Zaninelli, Ola (20′ st Pagliuca), Lauro; Biserni, Anastasi, Salvetti; Papa Waigo (31′ st Bracaletti), Pellè (35′ st Pellicori), Del Core. A disp.: Turci, Tonucci, Mezavilla, Piccoli. All.: Castori.

ARBITRO: Pierpaoli di Firenze.

AMMONITI: Doudou, Anastasi, Salvetti, Pellè, Pellicori, Kyriazis, Marchesetti, Rossetti.

NOTE: Giornata soleggiata con bora. Accesso consentito ai soli 5300 abbonati triestini. Angoli 5-2 per la Triestina. Recupero 2′ pt, 5′ st.

di Stefano Severi

TRIESTE. E sono quattro. Mai prima d’ora nella storia bianconera castorizzata erano arrivati quattro passi falsi consecutivi. Quello maturato al Nereo Rocco è meno brutto di quelli di Pescara o con il Bologna, ma fa lo stesso male. E poi evidenzia una cosa: questo Cesena perde con le squadre scarse (Vicenza, Pescara, Triestina) e viene massacrato da quelle forti (Bologna). Per fortuna che i punti di vantaggio sulla quint’ultima sono ancora 10.

Dal punto di vista tecnico tattico la partita è da dimenticare sia per l’atteggiamento troppo molle messo in campo a tratti, sia per le clamorose occasioni da rete sbagliate. Ne contiamo due di Pellè, entrambi imperdonabili, poi una di Salvetti (gran parata di Generoso Rossi), una di Zaninelli ed una del duo Pellicori-Bracaletti, alle quali va sommato un rigore a favore del Cesena non concesso sullo 0-0 da Pierpaoli al Cesena che avrebbe comportato anche l’espulsione di Kyriazis. Ma come dice anche Castori, questo è un periodo in cui tutto va male.

A partire da una difesa in cui il meno peggio è Ola. Ed il fatto che uno del peso di oltre 100 chili, alla prima partita titolare (seconda in assoluto) dopo un anno e mezzo di stop, uno che in gennaio era già stato prestato al Bellaria in C2, un giocatore così meno peggio della difesa significa solo che gli altri sono stati disastrosi. E i due gol subiti da palle inattive sono lì a dimostrarlo. Ovviamente senza nulla togliere ad Ola, il cui pieno recupero speriamo possa rivelarsi determinante per sorti bianconere.
E poi i segnali di tensioni interne allo spogliatoio appaiono sempre più evidenti. Dopo una settimana di tensioni anche in allenamento, a Trieste si sono viste cose assolutamente da censura. I primi tre cartellini gialli sono arrivati per comportamento non regolamentare. Anastasi con un gesto di stizza ha calciato via il pallone dopo essersi visto fischiare un fallo contro, mentre Salvetti e Pellè hanno protestato per il rigore non concesso: avevano tutte le ragioni del mondo ma due ammonizioni sono inaccettabili. E poi ci si è messo anche Del Core a gettare la palla lontano a gioco fermo: incredibilmente è stato graziato da sicura ammonizione dal direttore di gara.

Passiamo all’azione che ha determinato l’angolo sui cui sviluppo è poi nato il primo gol. Contropiede alabardato, Anastasi s’arrabbia con Salvetti e Papa Waigo che non tornano ad aiutare il centrocampo. Nel frattempo i rossi guadagnano la bandierina, mentre al limite dell’area si prolunga il diverbio tra i tre cesenati, che evidentemente finisce per deconcentrare tutti i romagnoli che infatti si perdono l’uomo e subiscono gol.

E poi c’è il provvisorio pareggio di Papa Waigo, che prima giustamente zittisce gli ululati razzisti del pubblico giuliano, quindi si scambia qualche parolina con Salvetti, non interpretabile con certezza dalla tribuna, ma certo non gentile.

E allora vuol dire che qualche scricchiolio, o forse qualcosa in più, nello spogliatoio cesenate si avverte. Tra martedì e sabato, ovvero tra il Bari al San Nicola e il Genoa al Manuzzi, ne sapremo qualcosa in più.